BOCCACCIO

FORTUNA O SFORTUNA ?

Racconta un'antica storia popolare cinese di un vecchio contadino al quale una mattina fuggì il cavallo che adoperava nel lavoro dei campi. Alla notizia i vicini di casa si recarono subito dal contadino per manifestargli la loro vicinanza in questo momento di grande sfortuna per lui. "Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo?", si limitò a dir loro il vecchio contadino.
Il giorno seguente, infatti, il cavallo fuggito fece ritorno alla stalla; aveva trascorso la notte sulla montagna e, tornando a valle, era stato seguito da una mandria di cavalli selvatici. Quando i vicini vennero a saperlo, subito corsero dal vecchio per congratularsi con lui della straordinaria fortuna che gli era capitata.
"Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo?", sentenziò nuovamente il contadino.
Fu così che quello stesso giorno il figlio del contadino decise di cavalcare il più forte dei cavalli selvaggi, per ammaestrarlo e utilizzarlo nel lavoro nei campi. Ma mentre tentava di domarlo, il cavallo selvaggio lo disarcionò, facendo cadere violentemente a terra il figlio del contadino che si ruppe una gamba. Ancora una volta la gente del villaggio non esitò nel correre a casa del contadino per piangere insieme a lui l'evidente disgrazia che su di lui si era abbattuta.
Ma ancora un volta il vecchio non si scompose più di tanto e si limitò a sentenziare: "Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo?". Avvenne infatti che in Cina scoppiò una terribile guerra e che i capi dell'esercito, che viaggiavano di villaggio in villaggio per reclutare soldati, vedendo il figlio del contadino con una gamba rotta non si fermarono e passarono oltre.
ANTICA STORIA POPOLARE CINESE

PETRARCA

Il Dolce Stil Novo

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CICLO CAROLINGIO

CICLO BRETONE

LA LIRICA

PROVENZALE


LINGUA


 

 

 

GENERE


 

 

 

DOVE


 

 

 

QUANDO

 

 

 

 

CHI

Autori

Chi diffonde

Pubblico

Fruizione

 

 

 

COSA

Temi

Protagonisti

 

 

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COME CAMBIA LA LETTERATURA

 

LATINA (medioevale)

(pagg. 10, 12)

VOLGARE

(pagg. 80, 81, 98, 143)

Espressione della Chiesa.

Chierici.

 

 

 

Monasteri

Conoscitori del latino.

Esigenze del mondo laico.

Opera di nuovi ceti intellettuali, oltre a chierici, nobili, ceto borghese-cittadino, medici, giurisperiti, funzionari, giullari.

Si diffondono università e biblioteche. Lo scrittore in volgare può essere un laico che dichiara di rivolgersi ad altri laici “non letterati”, che non conoscono cioè il latino.

Universalismo culturale, rivolta a tutti i popoli.

Area geograficamente più ristretta.

Circolazione cultura ampia, fra clerici (sociologicamente “orizzontale”).

Circolazione sociologicamente più ampia (“verticale”).

Ripasso - approfondimento: Dal latino all’italiano.

Rispondere ai seguenti quesiti rileggendo Sao ko kelle terre fino pagina 30 e studiando i seguenti paragrafi de Il piacere dei testi: L'evoluzione delle strutture politiche (pagine 2, 3), La lingua e il pubblico (pagine 12, 13); La lingua: latino e volgare (pagine 15, 16); I primi documenti della formazione e volgari italiani (pagina 16, 17).

1.     Che cosa si intende per lingue indoeuropee?

2.     Quando e perché si allargò il divario tra latino scritto e latino parlato?

3.     Che cosa si intende per lingue neolatine?

4.     Che cosa si intende per tradizione ininterrotta?

5.     Riporta degli esempi di vocaboli giunti all'italiano attraverso tradizione ininterrotta.

6.     Spiega che cosa si intende per tradizione interrotta o recupero dotto. 

7.     Riporta degli esempi di vocaboli giunti all’italiano attraverso recupero dotto.

8.     Spiega il rapporto tra Chiesa e uso del latino scritto.

9.     Quali altre lingue oltre al latino in passato hanno contribuito alla formazione dell'attuale patrimonio lessicale italiano?

10.  Quale data costituisce un punto di riferimento per la nascita del volgare francese e tedesco?

11.  Quando compaiono i primi documenti in volgare italiano?

12.  Come si spiega il ritardo rispetto alle altre nazioni (almeno 2 motivi)?

13.  Quando e dove nasce la letteratura in volgare italiano?

14.  Quali motivazioni ideologiche sottostanno all'uso del volgare nella poesia d’arte e alla scelta dei temi?

Trascrivi le risposte nel Questionario on line (clicca sul bottone oppure copia e incolla il link sottostante)

Svolgi esercizio pagina 16 Sao ko kelle terre.